Cent’Anni di Pane

L’avvicinarsi di una ricorrenza, come quella che segnerà i primi 100 anni di vita della SMPPC, interroga sempre chi vi è coinvolto su cosa fare per sottolineare degnamente l’evento.

La descrizione e l’analisi del vissuto degli operatori del settore durante un lungo periodo di tempo dovrebbe servire per mettere in evidenza l’importanza e le difficoltà di una professione che può dare molte soddisfazioni, anche se le sfide cui è oggi confrontato l’artigianato panario sono assai difficili. Ai soci della SMPPC, ma anche a chi forse in passato ha guardato con una certa sufficienza la nostra professione, si potrà fornire un’immagine realistica delle condizioni economico-sociali di produzione di un bene primario per l’alimentazione umana.

E’ bene sottolineare e ricordare qui il ruolo svolto dal segretariato della SMPPC, così come molte altre iniziative e progetti che hanno visto la luce in questi ultimi anni, permettendo all’associazione di guadagnare visibilità e godere della giusto considerazione pubblica. Spetterà ad altri, più tardi, rievocare dettagliatamente quanto fatto in questi ultimi decenni.

Il numero piuttosto esiguo dei soci rimasti in attività non preclude comunque il massimo impegno da parte di coloro che quotidianamente sono coinvolti per onorare nel migliore dei modi una causa così nobile.

Si era nel pieno del primo conflitto mondiale quando in quel di Bellinzona venne costituita la Società Mastri Panettieri-Pasticcieri del Canton Ticino e Mesolcina.

E’ sempre stata una società molto attiva particolarmente verso tutti i tipi di regolamentazioni inserite nel mondo economico.

Oltretutto anche lo scoppio del secondo conflitto mondiale portò ad un dover adottare misure di controllo ancor più profilate sia nella produzione che nella vendita del pane.

Oggi la nostra associazione conta una sessantina di membri attivi ed è confrontata con tutte le difficoltà (e anche ingiustizie) che il mondo economico presenta.

Resta comunque una professione dai grandi contenuti, particolarmente indicata per tutti coloro in possesso di virtuosismi di manualità al di sopra della media.

Inoltre la nostra associazione si è sempre impegnata al massimo nell’istruzione professionale. Praticamente la quasi totalità dei giovani che hanno scelto questo mestiere è stata formata nelle aziende artigianali.

Fiore all’occhiello il “Marchio garanzia di qualità SMPPC” del panettone artigianale, registrato presso l’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale.

Altro settore di grande pregio è la Confraternita ticinese dei Cavalieri del Buon Pane che premia i professionisti particolarmente coscienziosi e costanti a favore della qualità.

Degna di nota è pure la costante presenza di esponenti della svizzera italiana in concorsi internazionali con l’ottenimento di lusinghieri risultati.

Purtroppo è anche uno dei settori del campo artigianale al quale è stata portata una grande forma di violenza produttiva con il grave rischio di depistare il consumatore da ciò che è la conoscenza di un prodotto di qualità.

Dal 2004 l’associazione si è fusionata con quella dei confettieri completando così una panoramica professionale di grande pregio.

Massimo Turuani
Presidente SMPPC